I Am my Body, I Am my Memory

a cura di ACTION HYBRIDE 
Giovedì 20 giugno dalle ore 17 alle ore 20
Officine Forte Marghera – Venezia

Multidisciplinary art festival

“I am my body, I am my memory”, international artists, activists and theorists aiming to create an artistic platform, not only for displaying works of art that includes photography, paintings, installation, performances but it will also become a platform for discussion on important issues related to the human body, and mostly on how memory preserves in itself the buried memories of our suffering as a child, as fetus … and sometimes even that one of our parents and our ancestors.The body’s memory is what remains when we have forgotten everything.Memory starts from a scar, from a suffering body, from a sick memory, from a body that is the interstice that connects and separates fromeverything. Prenatal memory that exists and persists.The fetus has memory, memories exists even after birth.The fetus listens and learns.The responsability of a mother to communicate positively with her child, to create and establish a bond, since the beginning, starting inside the belly.Memory, to know to forget: Alzheimer’s patients are an example.The memory of psychological abuses, asylums, prisoners, soldiers affected after wars experience. The memory of the body, the wounds, the accidents, the traumas, the psychological breakdowns, collapses, the illnesses created by wrong emotions and negative thoughts, our incessant authomatic unhealthy habits, the memory related to deformations before and after birth, mutilations, deadly diseases. A question raises: Is there a memory mode that resists deletion? An indelible and, so to speak, treatable memory? Art alone can perhaps provide a palpable answer to these questions; at least we can open discussion, we can think about it, we can share and relate. Because if the body is represented everywhere in the contemporary imagination, and if it constitutes, like memory, a basic material for many contemporary artists, it does not shows its memory but ‘acts’ because it embodies it. And as much as she does not memorize any image or representation, the body’s memory can only be ‘erased’ by the destruction of the body itself.

Festival artistico multidisciplinare

Io sono il mio corpo, sono la mia memoria”, artisti, attivisti e teorici internazionali che mirano a creare una piattaforma artistica, non solo per mostrare opere d’arte che includono fotografia, pittura, installazione, spettacoli ma diventerà anche un piattaforma per la discussione su questioni importanti relative al corpo umano, e soprattutto su come la memoria conserva in sé i ricordi sepolti della nostra sofferenza come un bambino, come un feto … e talvolta anche uno dei nostri genitori e dei nostri antenati. Il corpo la memoria è ciò che rimane quando abbiamo dimenticato tutto. La memoria parte da una cicatrice, da un corpo sofferente, da un ricordo malato, da un corpo che è l’interstizio che collega e separa da tutto. Memoria prenatale che esiste e persiste. Il feto ha memoria, i ricordi esistono anche dopo la nascita. Il feto ascolta e impara. La responsabilità di una madre di comunicare positivamente con il suo bambino, di creare e stabilire un legame, fin dall’inizio, a partire dal ventre. Memoria, da sapere per dimenticare: i malati di Alzheimer sono un esempio. La memoria di abusi psicologici, asili, prigionieri, soldati colpiti dopo l’esperienza della guerra. La memoria del corpo, le ferite, gli incidenti, i traumi, i crolli psicologici, i crolli, le malattie create da emozioni sbagliate e pensieri negativi, le nostre incessanti abitudini malsane, la memoria legata alle deformazioni prima e dopo la nascita, mutilazioni, mortali malattie. Si pone una domanda: Esiste una modalità di memoria che resiste alla cancellazione? Una memoria indelebile e, per così dire, trattabile? L’arte da sola può forse fornire una risposta palpabile a queste domande; almeno possiamo aprire la discussione, possiamo pensarci, possiamo condividere e relazionarci. Perché se il corpo è rappresentato ovunque nell’immaginario contemporaneo e se costituisce, come la memoria, un materiale di base per molti artisti contemporanei, non mostra la sua memoria ma “agisce” perché lo incarna. E per quanto non memorizzi alcuna immagine o rappresentazione, la memoria del corpo può essere “cancellata” solo dalla distruzione del corpo stesso.