CEILINGS MEDEA VOCI

 

giovedi 21 febbraio alle ore 10.00
CINEMA TEATRO COMUNALE CATANZARO

Lo spettacolo è un’installazione performativa che rappresenta un viaggio nella testa di una Medea contemporanea.
Tutte le donne sono Medea: madre, figlia, migrante e strega.

Medea – Voci nasce per fondere teatro, performance e video-installazione, mondi che si intersecano e si miscelano.
La cupola, in cui venti spettatori alla volta vengono rinchiusi, è uno spazio considerato come un corpo vivo, privo di una scenografia rappresentativa. La struttura drammatica procede per lampi e illuminazioni che si accendono ora su questo e ora su quel momento dell’azione al di fuori di ogni consequenzialità cronologica. Medea – voci è una drammaturgia che “trascorre liberamente attraverso il tempo del mondo”.

Nella cupola si entra per un pertugio che vuole richiamare l’alveo materno, la culla primordiale da cui proveniamo.
La madre è la terra. Un aspetto esoterico e simbolico,
attraversa tutta l’opera che è intrisa di magia. Un occulto con profonde radici nella filosofia ermetica di tipo dotto con implicazioni religiose, un amalgama di platonismo ed ermetismo, cabalismo e cosmologia astrale.

Medea – Voci è un viaggio, un’esperienza di incontro.
Il pubblico non si nasconde nella sicurezza del buio della platea ma è proattivo e partecipe.
Ognuno di noi è Creonte, Giasone, Glauce o Merope.
Ognuno di noi porta iscritto nell’anima un archetipo.
Lo spettatore è un viaggiatore. Ogni viaggio è una crescita nella quale i tempi si incontrano. Nella quale il nostro tempo ci incontra.

Quale archetipo sei disposto a scoprire celato nel tuo cuore?
Adesso udiamo le voci.

Regia e Testo
Giovanni Carpanzano

Scenografia
Iole Cilento

Scenografie Virtuali
Ilaria Cascardo, Gregorio Mercurio, Antony Steven Visciglia, Alessia Minniti, Francesco Trunfio

Opere Video
Elisabetta di Sopra
Tommaso Palaia

Contributi 3D
Stefano Pullano

Attrice
Elisa Vignolo

V. O.
Anna Broccardo

Aiuto Regia
Manuela Celeste, Sabrina Di Francesco, Alessandra Abigail Fortuna, Paolo Riello, Christian Villella